| Aprile 2010 |
| Mer 31 Mar 2010 |
| Mer 24 Mar 2010 |
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| Mer 10 Mar 2010 |
| Mer 3 Mar 2010 |
| Febbraio 2010 |
Mercoledì 31 Marzo
Alessandro Grazian
Alessandro Grazian in studio conduce la trasmissione.
Nicola Arigliano,
La Crus,
Grimoon,
Diaframma,
Le-Li,
CCCP,
Alessandro Grazian.
Mercoledì 24 Marzo
DjZero
Beck,
Danger Mouse And Sparklehorse,
Sparklehorse + Fennesz,
Balmorhea,
Pan Galactic Straw-Boss,
Massive Attack,
2 Square,
Air,
Radiohead,
Plain Fade,
Airpeople,
Mooncake,
Vortice Di Nulla,
Il Cielo Di Bagdad,
Ansaphone,
Oneway,
Metavari,
Access To Arasaka,
Red Snapper,
Tyondai Braxton,
Moritz Von Oswald Trio.
Mercoledì 17 Marzo
Leonardo
Eluvium,
B. Fleischmann,
Erased Tapes,
Son Lux,
Under Byen,
Massive Attack,
Lali Puna,
Pikelet,
Charlotte Gainsbourg,
My Brightest Diamond,
Efterklang,
Jónsi,
Morning Benders,
Echolight,
Youth Pictures Of Florence Henderson,
Sambassadeur,
Tunng,
Clogs,
Seven Saturdays,
Polar Bear,
Jaga Jazzist,
Memoryhouse,
The Seven Fields Of Aphelion,
Sven Weisemann.
Mercoledì 10 Marzo
Leonardo
Jonsi,
Tuung,
The Ruby Suns,
Woodlands,
Caribou,
Lali Puna,
Pikelet,
School Of Seven Bells,
Under Byen,
Son Lux,
My Brightest Diamond,
Sambassadeur,
Two Door Cinema Club,
Rogue Wave,
The Horrors,
Broken Social Scenezeus,
Tindersticks,
Call Parks,
Youth Pictures Of Florence Henderson.
Mercoledì 3 Marzo
DjZero
Mew,
Képzelt Város,
Crippled Black Phoenix,
A New Silent Corporation,
Laia,
Pertego,
Fugue,
Codes In The Clouds,
Forgotten Live In Death Paradise,
Calika,
Ovum,
Robin Guthrie,
Marconi Union,
The Boats,
Ossian Boren,
Murcof,
Feed Me,
Ambient Intelligent Application,
Planetary Assault Systems,
Orbital.
Mercoledì 31 Marzo
Dying In Time, 2009; voto: 7 su 10.
Buon terzo disco dei genovesi: elettronica in varie accezioni, ambientale, ritmata, sporcata, pop (si fa per dire...), all'interno di una cornice personale ed unificante. Lunghissimo, non stanca neppure un momento.
Martedì 30 Marzo
The Metamorphosis, 2009; voto: 7 su 10.
Viene dalla Polonia e fa dell'elettronica, partendo dall'ambient ma sporcando il tutto con ritmi disturbati e disturbanti. Ne esce fuori un disco non banale, con qualche punto interessante, e se non altro abbastanza originale.
Lunedì 29 Marzo
Good Morning Jokers, 2009; voto: 6 su 10.
Duo franco-finlandese che fa folk piuttosto triste. Voce maschile e femminile, arrangiamento scarno, astenersi depressi.
Venerdì 27 Marzo
Desire Lines, 2009; voto: 7 su 10.
Non so come definire questo disco: potrebbe essere del downtempo più movimentato, o della dance lenta, o del jazz meno sostenuto. Mah. Alla fine, cattura proprio la sua scarsa definizione.
Giovedì 26 Marzo
Lungs, 2009; voto: 7 su 10.
Divertente, energico, fresco questo disco di Florence e dei fantomatici Machine. Il brano famoso è in chiusura, ma non se ne sente la mancanza lungo tutto il resto del disco, che si ascolta con allegria senza stare lì troppo a pensarci.
Dance Bitch, 2009; voto: 7 su 10.
A me Fatboy Slim piace. Anche quando fa questi mix "minori", con brani forse troppo noti. Ma c'è tanta energia, tanto divertimento, che gli si fa passare tutto...
Mercoledì 24 Marzo
Prince Of Truth, 2009; voto: 6 su 10.
Disco sghembo, tra blues, elettronica, post-qualcosa, non facile, ma viene da riascoltarlo. Magari fra un po' migliora.
Who Designs Nature's How, 2009; voto: 6 su 10.
Un EP con un po' di remix del disco precedente. Nulla di particolarmente imperdibile, ma il disco di partenza era buono...
Martedì 23 Marzo
Giulia non esce la sera OST, 2009; voto: 7 su 10.
I Baustelle riprendono alcune canzoni, ne fanno altre di nuove, e poi aggiungono brani strumentali per produrre una colonna sonora. Che funziona, parecchio: qualche spunto morriconiano, altri più funzionali alle immagini, archi a profusione ma per nulla stucchevoli. Bravi.
Lunedì 22 Marzo
The Sun Came Out, 2009; voto: 4 su 10.
Un progetto di beneficienza che, nonostante il dispiego di mezzi e persone (doppio cd, Johnny Marr, Lisa Germano, KT Tunstall, Bic runga, etc) non decolla, neppure un po', proponendo canzoncine rock di una noia indicibile.
Venerdì 19 Marzo
The Golden City, 2009, 6 su 10.
Ancora post-rock, questa volta dalla Germania. Ma forse è solo del rock strumentale, visto che non sono proprio proprio post. E paradossalmente proprio il discostarsi dal post li fa sembrare un po' meno noiosi della media del genere.
Giovedì 18 Marzo
Velvet Underground - "The Velvet Underground & Nico", 2009, 6 su 10.
Beck in cantina con amici ed amiche rifà vecchi classici. A volte in maniera calligrafica, altre volte in maniera approssimativa. Ma in realtà il disco regge (e si ascolta) perché le canzoni di partenza sono piuttosto buone...
Mercoledì 17 Marzo
Love 2 , 2009, 6 su 10.
Ritornano gli Air, e lo fanno con un disco che non sposta di millimetro il loro suono. Solite soffuse canzoni elettroniche, che, ovviamente, dicono nulla di nuovo.
Martedì 16 Marzo
Superconductivity, 2004, 6 su 10.
Uno dei Telepopmusik in un disco solista. Che è di puro trip-hop, gentile, raffinato, piacevole, ed ormai vecchio.
Lunedì 15 Marzo
Splitting the Atom, 2009, 5 su 10.
EP che anticipa l'album, piuttosto brutto. Le quattro canzoni sono ordinarie, e le voci non riescono a sollevare dei brani con musiche decisamente banali.
Oppidan, 2009, 5 su 10.
Un disco di elettronica ambientale ed oscura, a volte psichedelica, un po' sulla falsariga dei primi FSOL. Ma con molta meno inventiva, e tanta noia.
Venerdì 12 Marzo
Aure, 2006; voto: 7 su 10.
Un "vecchio" disco di una band finlandese gioca tra post-rock, psichedelia (molta) e sperimentazione (a volte un piuttosto sghemba) dando luogo ad un disco piacevole e soprattutto interessante.
Giovedì 11 Marzo
Whirlwind, Flash, and Heat, 2009; voto: 6 su 10.
Ancora post-rock, un pelo più rumoroso, i questo duo/trio statunitense. Nulla di particolarmente originale. Il nome ha a che fare con Kurt Vonnegut...
Martedì 9 Marzo
Lagrange Points, 2008; voto: 5 su 10.
Credo di aver raggiunto il limite di sopportazione per il post-rock. Questo gruppo moscovita (sono in sei) suonano post-rock che più codificato non si può, molto ma molto uguale a tanti altri. Come non bastasse, il disco è lunghissimo. Una noia.
Venerdì 5 Marzo
All is wild, all is silent remixes, 2009; voto: 7 su 10.
La versione remix del loro disco del 2009 non è malaccio. Molto ambientale, molto tranquilla, certe volte prende e trascina, positivamente, altrove...
I'm With Tortillas, Throwing Stones In The Water, 2009; voto: 6 su 10.
Ancora un disco di post-rock, dall'Italia. In pieno genere, con qualche iniezione di psichedelia. Dignitoso, ma nulla di più.
Giovedì 4 Marzo
Central Market, 2009; voto: 6 su 10.
Figlio di Anthony, e membro dei Battles, disco solista, di riuscita altalenante. Ci sono momenti bellissimi, ed altri noiosissimi, per non dire irritanti. A volte, sembra la colonna sonora di un brutto film. Altre, avanguardia pura. Poteva essere un capolavoro...
Mercoledì 3 Marzo
In the Fishtank 15, 2009; voto: 7 su 10.
Il solito strano connubbio dell'acquario produce un disco interessante, dove le malinconie dei due autori si incontrano sovrapponendo la ricerca del secondo al pop-rock (si fa per dire) del primo. Il risultato, più Fennesz che Sparklehorse, ma meno cerebrale e più accessibile dell'ultimo Fennesz, è decisamente riuscito ed interessante.
Aggiornamento del 7 marzo: e dopo Vic Chesnutt, anche Sparkle horse (Mark Linkous) si è suicidato...
Martedì 2 Marzo
Chris Smith EP, 2009; voto: 6 su 10.
EP di remix di brani del disco (a sua volta un EP) precedente. Poco interessante, se non fosse che l'accentuazione dei ritmi e dei suoni elettronici migliora il tutto. Ma si partiva da poco...
Morning Lights Recover, 2009; voto: 6 su 10.
Post-rock molto shoegaze dall'indonesia: simpatici, ma purtroppo per loro l'origine "esotica" è la sola cosa che li distingue dal mucchio.
Upon hearing the princess, 2009; voto: 6 su 10.
Un gruppo post-rock cinese, fa la sua onesta figura inserendo qualche soffuso elemento cinese in un altrimenti disco di genere.
Lunedì 1 Marzo
Motorpsycho + Jaga Jazzist Horns
In The Fishtank, 2003; voto: 6 su 10.
I primi 4 brani sono di jazz rock puro, come da molto non ne sentivo. E quindi, piuttosto noioso anche se di qualità. Il quinto brano, molto lungo, è un po' più sperimentale, e salva il disco.
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